UCHI OROSHI JUDO ASD APS                                                                                                  

Associazione Sportiva Dilettantistica di Promozione Sociale

Via F.lli Corradini 59 – 42021   BIBBIANO    RE

TEL. 334 9562288   Mail  uchioroshijudo@gmail.com


Codice di condotta safeguarding per UCHI OROSHI JUDO ASD APS

Codice di condotta ai sensi dell’art. 16 del D.Lgs. 39/2021


Il presente Codice di condotta si applica:

    a tutte le persone che rappresentano e/o dirigono ASD APS UCHI OROSHI JUDO

    ai relativi associati/soci;

    ai relativi collaboratori, siano essi retribuiti o volontari;

    e a qualunque altro individuo o organizzazione che abbia relazioni di carattere formale/contrattuale con ASD APS UCHI OROSHI JUDO


Gli impegni assunti

Il Codice di condotta prevede l’assunzione dell’impegno a rispettare il Modello organizzativo e di controllo adottato con delibera del Consiglio Direttivo del 06/12/2024 al fine di:

    promuovere un ambiente di apertura all’ascolto, in relazione a questioni che riguardano la loro tutela, per facilitare l’esposizione di problematiche e/o segnalazioni circa atti discriminatori o presunti abusi;

    assicurare la condivisione e diffusione di un senso di responsabilità comune tra i membri dello staff, in materia di discriminazioni, tutela di bambini, bambine e adolescenti e persone adulte;

    incoraggiare le persone di minore età ad esporre problemi e preoccupazioni;

    rendere coscienti i genitori o i tutori dei diritti di bambini, bambine e adolescenti, ciò che è accettabile o inaccettabile e su cosa fare se sorge un problema;

    essere chiari verso genitori e tutori circa l’atteggiamento professionale che potranno aspettarsi dai collaboratori di ASD APS UCHI OROSHI JUDO, nonché dai relativi rappresentanti e chiarire nel dettaglio cosa si può fare in caso di problematiche relative ad abuso su bambini.


Tutti collaboratori – volontari e retribuiti – ed i dirigenti dell’UISP APS e delle organizzazioni affiliate non devono pertanto mai:

    colpire, assalire fisicamente o abusare fisicamente o psicologicamente di una persona;

    impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con individui di età inferiore ai 18 anni, indipendentemente dalla definizione della maggiore età o dalle modalità di consenso legalmente riconosciute nei diversi paesi;

    avere atteggiamenti nei confronti di bambini, bambine e adolescenti che – anche sotto il profilo psicologico – possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;

    usare atteggiamenti e linguaggi discriminatori;

    escludere dalle attività sportive persone per colore della pelle, lingua, religione, nazionalità o origine nazionale o etnica, così come per convinzioni personali, sesso, identità di genere, orientamento sessuale, disabilità o altre caratteristiche personali o status.


e non è pertanto ammesso: 

    Punire fisicamente o mettere in atto comportamenti umilianti e degradanti nei confronti delle persone di minore età e adulte;

    Utilizzare modalità manipolative di bambini, bambine e adolescenti né in termini di “costrizione” psicologica né in termini di sfruttamento del talento né, tantomeno, con interventi dopanti per l’incremento della prestazione sportiva;

    Usare linguaggi abusivi e/o offensivi, discriminatori;

    Dare suggerimenti o consigli inappropriati, soprattutto relativamente all’aspetto estetico o alla forma fisica di una persona;

    Comportarsi in maniera inappropriata o sessualmente provocante;

    Stabilire o intrattenere contatti “continuativi” con bambini, bambine e adolescenti utilizzando strumenti di comunicazione online personali (e-mail, chat, social network, etc.) in maniera privata e per fini non relativi all’attività sportiva;

    Permettere a persone di minore età con cui si lavora di dormire nella propria casa senza sorveglianza e autorizzazione preventiva del proprio diretto responsabile;

    In occasione di trasferte dormire nella stessa stanza o nello stesso letto con una persona di minore età con cui si lavora ad eccezione di attività o eventi particolari che verranno condivisi con i genitori e gli esercenti la patria potestà sui minori coinvolti;

    Fare per bambini, bambine e adolescenti cose di carattere personale che essi stessi possono fare da soli;

    Dare denaro o beni o altre utilità ad una persona di minore età al di fuori dei parametri e degli scopi stabiliti dalle attività;

    Tollerare o partecipare a comportamenti che sono illegali, o abusivi o violenti, discriminatori, inappropriati che mettano a rischio la sicurezza delle persone;

    Agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare bambini, bambine, e adolescenti e adulti o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;

    Discriminare, trattare in modo differente o favorire alcune persone, anche di minore età escludendone altre.


È essenziale che i collaboratori – volontari e retribuiti – ed i dirigenti della ASD APS UCHI OROSHI JUDO portino avanti attività volte a:

    adottare e applicare politiche di tolleranza zero nei confronti della discriminazione, anche per quanto riguarda le sanzioni, e a rispettare i principi di fair play e integrità;

    esortare le autorità locali, regionali e nazionali a fornire sostegno finanziario alle associazioni e società sportive, in particolare a quelle situate in quartieri svantaggiati, e a promuovere progetti sportivi educativi;

    garantire la parità di accesso allo sport per tutti:

- eliminando le barriere e le discriminazioni nei confronti dei gruppi minoritari, anche per quanto riguarda le sedi e le attrezzature e l'abbigliamento;

- sviluppando politiche di equità di genere e di inclusione che offrano alle donne e ai gruppi di minoranza pari opportunità di partecipazione, compreso lo stesso sostegno finanziario creando spazi sportivi accoglienti e attenti alle differenze;

- creando impianti sportivi accessibili, rimuovendo le barriere architettoniche o installando elementi per le persone con disabilità, ad esempio rampe e attrezzature in Braille, sempre in accordo con il Comune che assegna in gestione l’impianto sportivo.

- sostenendo coloro che parlano apertamente dei problemi di discriminazione e incoraggiandoli a denunciare le discriminazioni di cui sono vittime o testimoni.


e - con particolare riferimento alle attività che coinvolgono minori – adottino condotte tese a:  

    valorizzare le capacità e le competenze dei/delle minorenni attraverso metodologie e didattiche partecipative e inclusive;

    rispettare i peculiari e individuali “tempi di crescita auxologica e psicosociale, di apprendimento e di azione”; un diritto alla lentezza e alla velocità … insieme, allo stesso tempo, nello stesso gioco;

    assumere comportamenti educativi in cui ogni persona di minore età possa costruire positivamente la propria identità e la propria autostima; possa eccellere e sbagliare sentendosi comunque valorizzata; possa rischiare in sicurezza godendo della vertigine e del piacere del proprio corpo in azione;

    prevedere modalità organizzative e di progettazione delle attività in cui ogni persona di minore età possa esprimere il proprio parere sulle decisioni della ASD APS UCHI OROSHI JUDO e si senta ascoltata nel momento in cui si prendono decisioni che la riguardano;

    comunicare a bambini, bambine e adolescenti che tipo di rapporto si debbono aspettare di avere con le persone che collaborano con ASD APS UCHI OROSHI JUDO e li incoraggiano a segnalare qualsiasi tipo di preoccupazione;

    vigilare in merito all’identificazione di situazioni che possano comportare rischi per bambini, bambine, adolescenti e adulti e sappiano gestirle;

    organizzare il lavoro e il luogo di lavoro in modo tale da minimizzare i rischi di abuso e discriminazioni sulle persone;

    garantire ai minori di essere sempre visibili da altri adulti, per quanto possibile, mentre lavorano con bambini, bambine e adolescenti.